1815 – 2015 BICENTENARIO DELLA BATTAGLIA DI OCCHIOBELLO
CROLLO DELL’IMPERO E NASCITA DELLA NAZIONE
LA CAMPAGNA MURATTIANA DEL 1814-1815
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XXXII Convegno internazionale di studi storici
10-11 aprile 2015
Centro Congressi “G. Savonarola” c/o Hotel Unaway
Occhiobello (RO)
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Possono le sconfitte innescare processi virtuosi e stimolare nuovi dinamismi? Lo scontro di Occhiobello (7-8 aprile 1815), “vera Custoza del 1815” (Aurelio Romano, Tradizioni militari italiane, Napoli 1867, p. 374), fu il momento di svolta della campagna murattiana, seguita dopo quasi un mese dalla débâcle definitiva delle truppe napoletane a Tolentino (2-3 maggio 1815).
Esso aveva già tutte le caratteristiche per diventare un “luogo della memoria” della storia italiana, in quanto nodo di crisi individuali e collettive.
In occasione del bicentenario si rende necessaria una riflessione critica che dia diverso spessore all’aspetto militare, ma evidenziando anche protagonisti, conflitti, strategie politiche ed emozioni.
La contraddittoria personalità di Gioacchino Murat, posto da Napoleone Bonaparte sul trono di Napoli, convinto della legittimità della sua dinastia contro le accuse di usurpatore rivoltegli dagli oppositori, non basta ad esaurire la complessità di una fase storica, in quanto ne è egli stesso piuttosto l’espressione.
Il suo tentativo di gestire una autonoma politica internazionale, cercando nel congresso di Vienna il sostegno delle potenze europee, si svolge sullo sfondo di una intensa attività diplomatica che si incrocia con lo schieramento di truppe contro la Francia ed il Regno d’Italia napoleonico.
L’alleanza con l’Austria, la ripresa dei rapporti con l’imperatore in esilio, in vista dei Cento giorni, sono gli antefatti e il contesto politico di una campagna militare condotta dal marzo 1815 contro la stessa potenza asburgica, alla quale Murat dichiara guerra cinque giorni prima dell’entrata di Napoleone a Parigi.
Mentre gli austriaci rafforzano le proprie truppe in Lombardia e agiscono nell’Italia settentrionale, il suo esercito occupa lo Stato pontificio, le Marche, l’Umbria e l’Emilia-Romagna fino a Modena e Reggio Emilia, e si allarga in Toscana.
Il leggendario trascinatore di uomini assume nel frattempo anche le vesti di portatore di messaggi di italianità col Proclama di Rimini (30 marzo) e di una modernizzazione politica con un progetto costituzionale.
In un’Italia non ancora nazione, ma sollecitata a coniugare discorsi e aspirazioni unitarie, anche grazie alla sua collocazione nel quadro dell’Impero napoleonico, si apre il breve periodo di un’ipotesi alternativa alla condizione di coesistenza di Stati satelliti.
Ciò influì sulla vita quotidiana dei territori coinvolti, sotto il profilo amministrativo e della gestione dell’ordine pubblico.
La fine del sogno italiano di Murat non riguardò solo l’individuo, tradito dai suoi stessi generali e sfiduciato da alleati che riconoscevano piuttosto la legittimità della dinastia borbonica.
Essa diede infatti la sensazione di un’occasione perduta, che era stata capace di innescare entusiasmi e partecipazioni collettive, trasformando le sconfitte occasionali in messaggi e miti.
Prof. Renata De Lorenzo
Coordinatrice scientifica del Convegno
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venerdì 10 aprile
Ore 9:00 – Inizio lavori
Saluti Autorità istituzionali
Sessione I – UN RE NAPOLEONICO FRA POLITICA E MITO
Presiede: Giuseppe Monsagrati
Renata De Lorenzo (Università degli Studi di Napoli Federico II)
Murat, una leggenda napoleonica
Francesco Frasca (Università degli studi di Roma “La Sapienza”)
La commedia è finita: intrecci politico-diplomatico-militari della caduta di re Gioacchino Murat
Luigi Mascilli Migliorini (Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”)
Il sogno italiano di Gioacchino Murat
ore 11:00
Sessione II – L’ORDINE PUBBLICO E LA PROSPETTIVA COSTITUZIONALE
Presiede: Angelo Vami
Christian Rossi (dottore di ricerca – Venezia)
L’ordine pubblico nel Veneto Austriaco in attesa di Gioacchino Murat
Pietro Giovanni Trincanato (Università degli Studi di Milano, Università Paris-Est Crétel)
Primavera del 1815: Milano aspetta Murat
Francesco Mastroberti (Università degli Studi di Bari)
Una costituzione disperata: la Carta murattiana del 1815
intervallo
ore 15:00
Sezione III – L’AMMINISTRAZIONE DIPARTIMENTALE ALLA PROVA
Presiede: Roberto Balzani
Zeffiro Ciuffoletti (Università degli Studi di Firenze)
Conseguenze politiche e finanziarie in Toscana nei due passaggi delle truppe muratiane
Angelo Vami (decano Università di Bologna)
Il passaggio di Murat a Bologna e in Emilia Romagna: conseguenze politico-amministrative
Luigi Contegiacomo (Archivio di Stato di Rovigo)
L’ambiente giudiziario nel Dipartimento del Basso Po tra l’occupazione francese e quella austriaca
ore 17:00
Sessione IV – IL DISORDINE E IL CONFLITTO
Presiede: Zeffiro Ciuffoletti
Roberto Balzani (Università di Bologna)
Fra Murat, gli austriaci e gli inglesi: strategie municipali e dinamiche militari-diplomatiche in Romagna
Giuseppe Monsagrati (Università degli Studi “Roma Tre”)
Reazioni dello Stato Pontificio di fronte alla spedizione murattiana per l’indipendenza d’Italia
Luigi Davide Mantovani (Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, comitato di Ferrara)
La diffusione della Carboneria in Emilia Romagna e Lombardo-Veneto, conseguente al soggiorno di Murat a Ferrara
a seguire
ore 21:00
Teatro parrocchiale don Gino Tosi, Santa Maria Maddalena – Occhiobello (Rovigo)
Serata Risorgimentale
Letture, musiche risorgimentali e proiezione del film “Come mirano giusto costoro” (regia Ferdinando De Laurentis)
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sabato 11 aprile
ore 9:00
Sessione V – LA CAMPAGNA MILITARE
Presiede: Luigi Mascilli Migliorini
Walter Bruyère-Ostells (Institut d’Études Politiques d’Aix-en-Provence)
L’« entreprise d’un fou » : une mauvaise analyse stratégique de Murat pour la campagne de 1815
Alberto Burato (ricercatore storico militare)
Maurizio Romanato (giornalista e storico)
La battaglia di Occhiobello del 1815 e la fine del sogno
Federico Bianchi (studioso di storia militare – Vienna)
Il barone Federico Bianchi, generale al comando dell’esercito austriaco nella campagna d’Italia 1815
Documenti inediti dell’archivio di famiglia
ore 11:00
Sessione VI – IMMAGINI E MEMORIE
Presiede: Renata De Lorenzo
Massimo Cattaneo (Università degli Studi di Napoli Federico II)
Murat, icona artistica e cinematografica
Piero Del Negro (Università degli Studi di Padova)
La campagna murattiana nella storiografia e memorialistica ottocentesche
Michele Abbiati (dottorando di ricerca, Università degli Studi di Milano)
Alleati, traditori e compagni per l’indipendenza nazionale: i soldati di Murat nelle memorie militari del Regno d’Italia 1805-1814
Ore 13:00
Chiusura lavori
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CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE
martedì 7 aprile 2015 – ore 11,30
presso la sala Giunta della Provincia di Rovigo
Via Celio 10 – Rovigo
Il Bicentenario della battaglia di Occhiobello vuole focalizzare l’attenzione su un evento storico avvenuto in Polesine tra il 7 e l’8 aprile 1815, ai primordi del Risorgimento italiano; un episodio piuttosto trascurato, poco studiato dalla storiografia e ignorato nei testi scolastici. Si tratta della sconfitta subita dall’esercito napoletano di Gioacchino Murat ad opera degli austriaci tra una riva e l’altra del Po. Un avvenimento che può essere riletto come prima prova generale di guerra per l’Indipendenza italiana. Essa sarà seguita da ulteriori tentativi di tipo insurrezionale come quello di Macerata nel 1817, i moti carbonari del 1820-1821 e quelli mazziniani degli anni Trenta, per sfociare finalmente nelle tre guerre d’Indipendenza dal 1848 al 1866.
A distanza di duecento anni e per la prima volta, questo convegno (unico a livello nazionale), promosso e sostenuto dal Comune di Occhiobello, ideato e organizzato dall’Associazione culturale Minelliana di Rovigo, vuole affrontare nella sua complessità lo svolgimento della campagna militare murattiana del biennio 1814-1815, analizzandolo nella contestualità degli avvenimenti storici e politici influenzati dalle spinte ideologiche liberali e conservatrici che fermentarono in tutta Europa nel periodo della Restaurazione.
Il Convegno si aprirà nella sala del Centro Congressi “G. Savonarola-Unaway” di Occhiobello venerdì 10 aprile a partire dalle 9,00 con i saluti delle autorità istituzionali seguiti dalla prima Sessione dei lavori coordinata dal prof. Giuseppe Monsagrati e intitolata “UN RE NAPOLEONICO TRA POLITICA E MITO”. Il primo intervento sarà quello di Renata De Lorenzo, docente all’Università di Napoli Federico II e coordinatrice scientifica del Convegno, la quale relazionerà su “Murat, una leggenda napoleonica”, leggenda alimentata dal mito che, da un lato brilla della gloria napoleonica, ma dall’altro include l’ombra del tradimento. A seguire, il professor Francesco Frasca, dell’Università “La Sapienza” di Roma, interverrà sul doppio-giochismo degli interpreti dell’epoca, da Murat alla moglie Carolina Bonaparte, da Metternich a Talleyrand, con un apporto dal titolo “La commedia è finita: intrecci politico-diplomatico-militari della caduta di re Gioacchino Murat”; l’intervento di Luigi Mascilli Migliorini, docente dell’Università di Napoli “L’Orientale”, si concentrerà invece su: “Il sogno italiano di Gioacchino Murat”.
La seconda Sessione della mattinata (dalle ore 11) coordinata dal prof. Angelo Varni verterà su “L’ORDINE PUBBLICO E LA PROSPETTIVA COSTITUZIONALE”. Inizierà Giuseppe Monsagrati, docente dell’Università “Roma Tre”, che parlerà delle “Relazioni dello Stato Pontificio di fronte alla spedizione murattiana per l’indipendenza d’Italia”. A seguire, il professor Pietro Giovanni Trincanato, delle Università di Milano e di Paris-Est Crétel, il quale tratterà il tema: “Primavera del 1815: Milano aspetta Murat”dove fa rilevare che “mentre nell’ex capitale del Regno italico (Milano) il commissario plenipotenziario Bellegarde è intento a svolgere la minuziosa opera di riordino istituzionale, in tutta Europa deflagra la notizia dello sbarco in Provenza di Bonaparte, in fuga dall’isola d’Elba. Determinato a tornare al fianco del cognato, il re di Napoli Gioacchino Murat si dispone ad avanzare verso il Nord Italia, infrangendo l’alleanza con l’Impero austriaco. Milano diventa così il centro di una fitta rete di scambi diplomatici, di rapporti politici e dispacci riservati”. A chiudere gli interventi della mattinata sarà Francesco Mastroberti, docente dell’Università di Bari, soffermandosi su:“Una costituzione disperata: la Carta murattiana del 1815”. Pubblicata a Napoli quando il re Gioacchino aveva già abbandonato la capitale e mai applicata, essa fu ignorata dalla storiografia, anche se presenta aspetti interessanti in merito a importanti concessioni del sovrano, forse indotte dalla Carboneria, che in quella fase storica era fortemente presente nell’esercito e nella società meridionale.
Nel pomeriggio di venerdì, il Convegno riprenderà alle ore 15,00 con la terza Sessione “L’AMMINISTRAZIONE DIPARTIMENTALE ALLA PROVA” coordinata dal prof Roberto Balzani. Il primo contributo sarà quello del professore dell’Università di Firenze, Zeffiro Ciuffoletti, sulle “Conseguenze politiche e finanziarie in Toscana nei due passaggi delle truppe murattiane”. “Nel giro di un solo anno dal 1814 al 1815 – secondo il relatore – la Toscana cambiò regime cinque volte e fu attraversata da eserciti diversi, tanto che le autorità civiche della cittadina toscana decisero di tenere sempre aperte le porte che non servivano più a difendere né le ricchezze, né la vita dei suoi abitanti. Era un po’ la metafora della Toscana in quella fase convulsa: prima l’Impero con Napoleone ed Elisa, poi Murat alleato con gli austriaci, indi il principe Rospigliosi e il granduca Ferdinando III con le valigie sempre pronte, poi di nuovo Murat, ma questa volta a fianco di Napoleone. E ogni esercito che entrava in Toscana, quando non saccheggiava, imponeva il pagamento delle spese per il mantenimento delle truppe”. A seguire Angelo Varni, decano dell’Università di Bologna, il quale esaminerà “Il passaggio di Murat a Bologna e in Emilia Romagna: conseguenze politico-amministrative”; quindi Luigi Contegiacomo, direttore dell’Archivio di Stato di Rovigo, disserterà su “L’ambiente giudiziario nel Dipartimento del Basso Po tra l’occupazione francese e quella austriaca”. Alle 17 avrà inizio la quarta e ultima Sessione della giornata, sul tema “IL DISORDINE E IL CONFLITTO” coordinata dal prof. Zeffiro Ciuffoletti. Nel primo intervento, “Fra Murat, gli austriaci e gli inglesi: strategie municipali e dinamiche militari-diplomatiche in Romagna”, di Roberto Balzani, ordinario dell’Università di Bologna, si indagherà sul lascito del duplice passaggio dell’esercito di Murat in Romagna, considerato che il biennio 1814-1815 è stato decisivo per mettere a nudo il profilo dei futuri protagonisti del primo Risorgimento italiano. Dopo di lui, Christian Rossi, dottore di ricerca all’Università di Venezia, parlerà de “L’ordine pubblico nel Veneto Austriaco in attesa di Gioacchino Murat”, proponendosi di fornire un’immagine articolata degli avvenimenti istituzionali (indagini, arresti, decreti di espulsione, provvedimenti speciali), scaturiti dalla principale vicenda europea del 1815, cioè l’inatteso quanto effimero ritorno di Napoleone sul trono di Francia, a cui è legato, sullo scacchiere italiano, il progetto di Murat.
Chiuderà la sessione pomeridiana, Luigi Davide Mantovani, dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, comitato di Ferrara, con un intervento dal titolo “La diffusione della Carboneria in Emilia Romagna e Lombardo-Veneto, conseguente al soggiorno di Murat a Ferrara”.
La giornata di venerdì avrà una appendice alle ore 21 al Teatro parrocchiale di Santa Maria Maddalena con una “SERATA RISORGIMENTALE”, nella quale si alterneranno letture e musiche del Risorgimento che accompagneranno la proiezione del film ispirato ai fatti murattiani – “Come mirano giusto costoro” -, per la regia di Ferdinando De Laurentis, cineasta e direttore del T.P.O. di Occhiobello.
Il Convegno proseguirà nella mattinata di sabato 11 aprile a partire dalle ore 9,30 con la quinta Sessione dal titolo “LA CAMPAGNA MILITARE” coordinata dal prof. Davide Mantovani. Aprirà Walter Bruyère-Ostells, docente dell’Institut d’Etudes Politiques d’Aix-en-Provence, intervenendo sul tema “L’impresa di un folle: la cattiva analisi strategica di Murat nella campagna del 1815”. A seguire, entreranno nei particolari della battaglia il ricercatore storico-militare Alberto Burato e il giornalista e storico Maurizio Romanato con un contributo congiunto sul tema “La Battaglia di Occhiobello del 1815 e la fine del sogno”. Tale battaglia (7-8 aprile 1815 con l’appendice di Casaglia del 12) è il primo, ma decisivo insuccesso della campagna intrapresa da Gioacchino Murat per ingrandire il suo regno con la prospettiva di diventare il sovrano di un’Italia unita e indipendente. La ricostruzione degli eventi è strettamente aderente alle fonti e testimonianze dell’epoca. Il Duca Federico Bianchi, studioso di storia militare a Vienna, illustrerà il contenuto di alcuni documenti inediti dell’archivio di famiglia riguardanti l’illustre antenato omonimo“Barone Federico Bianchi, generale al comando dell’esercito austriaco nella campagna d’Italia 1815”. Nella sesta e ultima Sessione del Convegno, intitolata “IMMAGINI E MEMORIE”, coordinata dalla prof. Renata De Lorenzo, il docente Massimo Cattaneo, dell’Università di Napoli “Federico II” nella sua relazione, dal suggestivo titolo “Murat, icona artistica e cinematografica”, farà risaltare quanto sia l’arte a lui contemporanea e successivamente il cinema si siano ispirati alla figura e alle imprese del valoroso generale. L’ultimo intervento dal titolo senz’altro accattivante: “Alleati, traditori e compagni per l’indipendenza nazionale: i soldati di Murat” sarà quello di Michele Abbiati, dottorando di ricerca all’Università di Milano. Chiuderà i lavori del Convegno la professoressa Renata De Lorenzo, coordinatrice scientifica delle Giornate di Studio.
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Iniziativa promossa da:
Comune di Occhiobello
Ideazione e organizzazione:
Associazione Culturale Minelliana
Con il patrocinio di:
Provincia di Rovigo
Regione del Veneto
République Française
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Segreteria organizzativa/ufficio stampa:
Comune di Occhiobello
email ufficio.stampa@comune.occhiobello.ro.it
tel. 0425 766159
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CROLLO DELL’IMPERO E NASCITA DELLA NAZIONE
LA CAMPAGNA MURATTIANA DEL 1814-1815