L’Amministrazione comunale di Trecenta ha voluto ricordare con un convegno di studi storici la figura di Nicola Badaloni, protagonista della storia sociale e politica del Polesine tra Ottocento e Novecento, partecipe di avvenimenti emblematici della storia moderna come l’emigrazione, la Boje, la prima e la seconda guerra mondiale e il fascismo e la cui memoria è ancora fortemente viva nella nostra comunità.
Perché ancora tanto amore verso Badaloni, dopo oltre 50 anni dalla morte, da parte di questa Comunità a prevalenza agricola, semplice, laboriosa, onesta? Ritengo che tutta la sua storia, il suo vissuto, la sua capacità di parlare alle menti e ai cuori, l’attività di medico condotto, il suo ruolo di scienziato teso a debellare la pellagra, la malaria, la tubercolosi, di politico impegnato nelle riforme sociali, nell’aiuto costante ai deboli, ai disagiati, agli infelici e ai miserabili, il credere al loro riscatto intellettuale e culturale, il ruolo sindacale contro la classe padronale e contro ogni forma di sfruttamento, si condensino in una sola frase: una vita vissuta per il bene comune.
Una vita vissuta sempre dalla parte degli umili, coerente fino alla fine della sua esistenza, conclusa in miseria, con grande dignità e senza compromessi.
Il bene comune, frase di cui noi politici facciamo molto uso nei discorsi rivolti ai cittadini, ma che in concreto a volte dimentichiamo; il bene comune che supera il tempo nella sua concreta attualità e che ci è di insegnamento e faro di riferimento nella nostra azione politica ed amministrativa.
Sono consapevole che, oltre alle commemorazioni, dobbiamo sviluppare un progetto che non permetta alle giovani generazioni di perdere la memoria e lo spirito delle azioni del senatore Nicola Badaloni. L’impegno della nostra Amministrazione è di contribuire attivamente a ricordare questo uomo di scienza e di umanità, figura importante non solo per il Polesine, ma per l’Italia.
Antonio Laruccia
Sindaco di Trecenta