Introduzione di Adriano Mazzetti
Parte Prima – Tradizione ospedaliera nel Polesine medio-alto
P. PEZZOLO, “Focus, tectum et palea” Ospedalia Rovigo e in Polesine tra Medioevo ed Età Moderna
L. CONTEGIACOMO, Gli ospedali rodigini tra XIX e XX secolo. S. Maria della Misericordia da Luogo Pio a Ospedale Provinciale
P. PIZZAMANO, L’architettura e l’arte dei Luoghi di assistenza di Rovigo
M. TCHAPRASSIAN, L’Ospedale Psichiatrico Provinciale di Rovigo
P. BISCARO, L’Ospedale Sanatoriale “U. Maddalena” e gli altri Dispensari della Provincia
L. FURINI, L’Ospedale Civile “Casa Rossi” di Trecenta
M. MARANGONI, Dalla medicina tradizionale alla medicina moderna
F. BIANCHINI, I medici attraverso le “memorie”
Parte Seconda – Immagini e attività dei servizi ospedalieri Unità Locale Socio Sanitaria 18
Il nuovo complesso ospedaliero “S. Maria della Misericordia” di Rovigo
Dal vecchio ospedale “Casa Rossi” al nuovo complesso ospedaliero “S. Luca” di Trecenta
Ospedale “Umberto I” di Lendinara
Ospedale “Migliorini-Balzan” di Badia Polesine
Ospedale “A. Ragazzi”, ora R.S.A. “S. Martino” di Castelmassa
Nota bibliografica
Indice dei nomi
Dai diversi interventi ci sembra di poter rilevare come nella continuità di rapporti tra comunità civile e centri di assistenza e cure si possano cogliere momenti in cui l’Istituzione ospedaliera ha saputo efficacemente interpretare, orientare e valorizzare le risorse umane e scientifiche locali, analogamente a quanto avveniva nelle strutture culturali, economiche, sociali. Per gli scritti più recenti non può l’analisi storica cogliere con chiarezza ciò che è troppo vicino, ciò che è ancora affidato ai ricordi personali, alla cronaca.
È certo che la riforma sanitaria del 1978 e l’abbandono delle sedi storiche degli ospedali sia a Rovigo che nell’Alto Polesine per moderne, funzionali strutture hanno aperto negli ultimi anni nuove possibilità operative in un servizio all’uomo antico e sempre nuovo.
Adriano Mazzetti