Gloria Chilanti – Quando per comunicare si scriveva;
Gaspare Barbiellini Amidei – Prefazione
Sergio Garbato – Premesse per un epistolario
Chi è Felice Chilanti? Poesie dal carcere. La Resistenza, “Bandiera Rossa”, il Dopoguerra: Lettera a Silverio Corvisieri Giornalista a Milano-sera.
Mafia siciliana e “L’Ora” di Palermo. Giornalismo e compagni. Chilanti privato: La malattia: foglietti dal notes; Poesia sui suoi 50 anni; Lettere a Viviana e Gloria; Lettere ai nipoti Marco e Lorenzo.
Chilanti scrittore e gli editori: L’incontro con Vanni Scheiwiller; Corrispondenza con Silvano Scheiwiller.
Da scrittore a scrittore: Corrispondenza con Vittorio Sereni; Rapporti con la casa editrice Mondadori; La Sicilia ritrovata.
Corrispondenza con Antonio Pizzuto; Un vecchio poeta, lettere di Biagio Marin; Nel nome di Trotzky.
Con due lettere di Renzo Renzi.
Amici e conoscenti.
Corrispondenze varie: Il libero pensiero secondo Chilanti; La partita a scopone.
Per Viviana.
Note biografiche e bibliografiche, Destinatari e mittenti delle lettere, Schede biografiche.
…per lui “scrivere” è stata sempre una necessità, uno sprone che cercava di trasmettere a tutti. Leggendo questo mare di lettere però, anche a distanza di anni, emerge un mondo, forse ai giovani sconosciuto. Il mondo della comunicazione scritta. Ben lontana dai computer, dagli e-mail, internet e via di seguito.
Così ho cercato di dividere questo materiale nei vari settori cui era diretto: i rapporti con la famiglia (ero venuta a vivere a Bologna, al seguito di mio marito e, allora, parlo degli anni sessanta, vivere a Bologna era come oggi essere in Lapponia. Per la comunicazione non c’erano che le lettere e la posta, in verità, funzionava meglio); i rapporti con i vari giornali, con gli editori, con il partito, ma più di tutti con gli amici, gli intellettuali di quella stagione così ricca di cultura per il nostro paese appena uscito dalla guerra.
Ho cercato di mettere ordine in questa farragine di materiale. Non so se ci sono riuscita. Vediamo.
Gloria Chilanti
Personaggio stravagante nella letteratura, nel giornalismo e nella politica fu Felice Chilanti. Anzi, per esattezza filologica, extra vagante. Extra schemi, extra interessi venali, extra sicurezza personale, extra calcolo di parte, ha attraversato una porzione cospicua del secolo scorso lasciando molte pagine che costituiscono un deposito di memoria storica e di creatività artistica. La concisa biografia annotata in questo libro fornisce un riassunto efficace di date e di fatti. A premessa del volume è però utile ricordare, per valenza critica, che Felice Chilanti narratore è una riserva alla quale prima o poi si dovrà attingere per proporre a nuovi lettori una lettura che sorprenderà per l’importanza dello scrittore, sospeso fra realismo e documentata fantasticheria. Autore moderno, Chilanti non si porta appresso nell’attività letteraria traccia del mestiere quotidiano di redazione, nel senso che egli non fu uno dei tanti giornalisti che si inventano romanzieri ma restano soltanto cronisti.
Gaspare Barbiellini Amidei