Introduzione di Francesco Noce
La storia dell’Ordine di Rovigo
I Consigli dell’Ordine dopo la ricostituzione
I Presidenti dell’Ordine
Gli ospedali in Polesine
Dal Giuramento di Ippocrate al Codice deontologico
Illustri medici del passato
Indice
Celebrare cento anni di vita dell’Ordine dei Medici non riveste solamente un significato celebrativo dell’Istituzione Ordinistica, bensì assume un valore socialmente importante poiché apre pagine di storia della Medicina che appartengono al libro della storia dell’uomo fin dalle sue origini.
Anche solo un rapido sguardo al passato ci fa percepire i grandi mutamenti avvenuti in questi anni: il tumultuoso progredire delle scienze e della tecnica, l’inquinamento ambientale, il miglioramento delle condizioni socio-economiche, i grandi cambiamenti della società anche in senso multietnico. Con l’era della rivoluzione antibiotica e farmacoterapica ci siamo lasciati alle spalle le grandi epidemie del passato debellando il bacillo della tubercolosi, il plasmodio della malaria, la spirocheta della sifilide e molte altre. L’avvento dell’informatica in medicina, della genetica, delle nanotecnologie, della biotecnologia, la continua ricerca di farmaci sempre più efficaci e privi di effetti collaterali, ha consentito una terza rivoluzione: una rivoluzione anagrafica.
Il primo Consiglio dell’Ordine dei Medici di Rovigo è presieduto dal dott. Arturo Secchieri ed è composto dal segretario dott. Vittorio Vacca, dal cassiere dott. Ferruccio Salvagnini e dai consiglieri prof. Pirro Bolognini, dott. Sebastano Genco, dott. Antonio Matteucci e dott. Pietro Oliva. Segretario amministrativo è Carlo Fusaro. L’Ordine, che aderisce alla Federazione degli ordini dei medici ed a quella provinciale sanitaria, si dota di un Regolamento per l’esercizio delle proprie funzioni e per disciplinare l’organizzazione interna.