Introduzione.
Capitolo I – La storia:
Le lettere
Gli scriventi
L’emigrazione
Capitolo II – I contenuti:
La lontananza, la famiglia, gli affetti
I luoghi di vita, le informazioni, gli incarichi
L’espatrio, l’antifascismo, la propaganda
Le guerre, il Fronte Popolare, la Russia
Capitolo III – La lingua e lo stile:
Dai manuali di corrispondenza
La grammatica e la sintassi dei poveri
Ricalchi ed influenza
Le lettere
Il volume raccoglie 115 lettere inviate dagli emigrati politici della provincia di Rovigo alle rispettive famiglie, missive provenienti da una decina di paesi di tutto il mondo (Francia, Stati Uniti, Brasile, Argentina, Belgio, Austria, Jugoslavia, Cecoslovacchia, Polonia e Russia) e che la polizia fascista intercetta e trascrive con evidenti propositi censori. Il curatore ricostruisce nella prima parte la storia delle lettere (anni di spedizione; tipo di censura operata), quella degli scriventi (occupazione prima e dopo l’espatrio, grado di alfabetizzazione), dell’esodo che li allontana dall’Italia (sia clandestino che legale) e delle motivazioni politico-economiche che lo determinano. La seconda parte concerne la cultura materiale dei mittenti, i loro interessi, i modi di vita nelle aree di nuovo insediamento, le informazioni veicolate attraverso la corrispondenza. Di particolare suggestione e drammaticità sono i contrasti ideologici che mettono di fronte gli esuli a fratelli e figli rimasti in patria e militanti nelle organizzazioni del regime.
Nell’ultima parte vengono esaminati i caratteri linguistici delle missive nelle quali emergono gli elementi tipici dell’“italiano popolare”, di quell’ibrido tra dialetto e lingua comune caratteristico della scrittura delle classi più umili.
Segue infine la trascrizione delle Lettere, catalogate secondo il criterio cronologico e di omogeneità, dagli originali reperiti presso il Casellario Politico della Questura nell’Archivio di Stato di Rovigo, dalle quali sono state omesse solo le generalità degli scriventi e dei destinatari.
Mario Isnenghi