14 settembre 2006                                                     

 
"ANDE, BALI E CANTE"

V° Festival di Musica e Cultura Popolare

Ande, Bali e Cante “Dalle Alpi al Po,Musiche e canti di confine”

Rovigo 15-16-17 settembre 2006

 

 

Sarà il sociologo Sabino Acquaviva domani pomeriggio alle 18.30 a presentare al Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo il nuovo libro edito dalla casa editrice rodigina Minelliana dal titolo "Ganzèga - ritualità e alimentazione popolare nel Basso Veneto" (pagg. 365)  scritto da Chiara Crepaldi. "Ganzèga", ovvero la cena dei mietitori, la grande mangiata che il proprietario dei campi offriva ai lavoratori al termine della mietitura, o anche di altri lavori di gruppo ritenuti lunghi e faticosi, come la vendemmia o la confezione dei salami. Il volume (che verrà presentato in occasione dell'apertura del quinto festival di musica e cultura popolare "Ande, bali e cante" in programma dal 15 al 17 settembre) è la sintesi di una vasta raccolta documentaria, condotta dal 2000 al 2005 assieme agli studenti della scuola alberghiera di Adria (Rovigo) provenienti dai vari paesi del basso Veneto e del ferrarese (province di Rovigo, Padova, Venezia, Verona e Ferrara). Come scrive nell'introduzione Acquaviva: "Questo libro ha due pregi: anzitutto ci offre un'analisi tecnica e scientifica di una parte della società veneta; dall'altro, con una specie di operazione chirurgica, coglie alcune delle ragioni dell'attuale declino della società europea che ha perduto molte delle sue radici antropologiche più profonde: è come descrivere la crisi di una società studiandone le radici più nascoste. In fondo nelle radici antropologiche di questa civiltà, che questo libro fissa per sempre, vi è la sua forma simbolica e quindi anche la causa del suo declino. Ma come viene descritto e spiegato il declino? Questi racconti, immobili nel tempo, preservano il passato dalla tragedia del nulla".

 
 
* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
 

COMUNICATO ANSA

 

(ANSA) - ROVIGO, 12 SET - Dalle Alpi al Po, musiche e canti di confine: con questo slogan e' stato presentato questa mattina a palazzo Balbi a Venezia il quinto festival di musica e cultura popolare in programma a Rovigo dal 15 al 17 settembre prossimo.  Si tratta di un evento organizzato dalla Regione Veneto, Provincia e Comune di Rovigo in collaborazione con l'associazione Minelliana. Per questa edizione, il festival e' dedicato alla montagna, alle Alpi e a tutti quei fiumi che poi finiscono per sfociare nel territorio veneto.
Fiore all'occhiello della manifestazione e' la presenza della Grande Orchestra delle Alpi costituita da 70 elementi provenienti da tutto l'arco alpino (Savoia, Valle d'Aosta, Piemonte, Ticino, Lombardia, Tirolo, Carinzia, Trentino, Veneto e Istria) che fanno parte di storici ensemble musicali di tradizione popolare.  Il coinvolgimento - e' stato rilevato - sembra essere il filo conduttore di questa edizione a cui si affiancheranno le consuete iniziative legate agli stage di danza e strumenti popolari, gli aperitivi musicali, le mostre di liuteria e di maschere, le degustazioni in piazza e la presentazione di libri. E a proposito di questi ultimi, venerdi' 15 settembre al Museo del Grandi Fiumi, in occasione dell'apertura del festival, il sociologo Sabino Acquaviva presentera' il volume ''Ganzega'' (ed. Minelliana) scritto da Chiara Crepaldi. Un libro che raccoglie momenti ormai dimenticati della tradizione culturale veneta.
(ANSA).

 YV2-TN/FC 12-SET-06 16:38 NNNN

 
 
* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
 

6 settembre 2006                                                             

 

 
"ANDE, BALI E CANTE"

V° Festival di Musica e Cultura Popolare

Ande, Bali e Cante “Dalle Alpi al Po,Musiche e canti di confine”

Rovigo 15-16-17 settembre 2006

 

Per il quinto anno consecutivo il secondo fine settimana di settembre vedrà l'ospitale città di Rovigo protagonista di un evento che si conferma ancora una volta di livello internazionale. Per questa edizione, il Festival è dedicato  alla montagna, alle Alpi e a tutti quei fiumi che poi finiscono per sfociare in territorio veneto e polesano in particolare, e gode dei gemellaggi Festival Itinerari Folk di Trento e Festival Xong di Malles Venosta. Una lunga storia, a volte tratteggiata da drammi legati alle alluvioni e al non sempre facile rapporto tra acqua e terra, ma sempre caratterizzata da un'osmosi, da una enorme ricchezza culturale che sentiamo doveroso tramandare anche alle nuove generazioni. Fiore all'occhiello di questa edizione ed evento straordinario per la città di Rovigo e tutto il Nord-Est è la presenza della GRANDE ORCHESTRA DELLE ALPI (GOA) diretta dal maestro Christian Thoma, costituita da altre 60 musicistici provenienti da tutto l'Arco Alpino (Savoia,Valle d'Aosta, Piemonte, Ticino, Lombardia,Tirolo, Carinzia, Trentino, Veneto, Istria) facenti parte di storici ensemble musicali di tradizione popolare che hanno avuto il coraggio e l'entusiasmo di oltrepassare i confini regionali e nazionali per condividere in una vera orchestra di strumenti popolari (cornamuse, organetti, mandolini, chitarre, violini, ocarine, percussioni) un'esperienza musicale trasversale unica. La festa, il coivolgimento sembra essere ancora più degli anni precedenti il filo conduttore di questa quinta densa edizione, a cui si affiancheranno le consuete iniziative legate agli stage di danza e di strumenti popolari, i conviviali aperitivi musicali, le mostre di liuteria e di maschere, le degustazioni in piazza, la presentazione di prestigiosi libri. E per finire, le magiche installazioni scenografiche di Vittorio Riondato che per 3 giorni trasformeranno il monastero degli Olivetani e il Museo dei Grandi fiumi in un bosco popolato da esseri fantastici.

 


 
VENERDI 15 SETTEMBRE 2006

 

 

POMERIGGIO

 

Rovigo, Monastero Olivetano, piazza San Bartolomeo 18

 

CHIOSTRI, PIANO TERRA

 

ore 17 - INAUGURAZIONE MOSTRE (orario sabato e domenica: 10-13.30;16-18.30)

 

Maschere fantastiche e installazioni

di VITTORIO RIONDATO

con la partecipazione straordinaria

del gruppo polesano I BONBASINI

 

Vittorio Riondato è presente al 5° festival Ande,Bali e Cante con la mostra Maschere dei Sogni e delle Leggende, la scenografia nel Chiostro degli Olivetani Le Lenzuola delle anguane e Arcaluna, la barca che è nel passato, nel presente e nel futuro. L’artista espone una ventina di maschere (figurazioni di personaggi delle storie fantastiche e leggende) bronzetti, bassorilievi in cuoio dipinto, piccole pitture, disegni. Per l’occasione presenterà quattro nuove maschere: Fata dell’Onaro, Mazarol del Cadore, Bombatine Nauta Martorelo del delta

 

Mostra: Deodat Dolomieu, il geologo francese che diede il nome alle Dolomiti,

e dei seggiolai italiani emigrati a Lione

a cura dell’Associazione francese INIS

 

Mostra di strumenti musicali

a cura dei liutai: Valter Biella, Ugo Casalonga, Valerio Gorla, Michele Sangineto e la partecipazione della ditta Castagnari (organetti)

 

MUSEO DEI GRANDI FIUMI - SALA FLUMINA

 

ore 18.30 - INCONTRO

Sabino Acquaviva presenta il volume ‘Ganzèga’ di Chiara Crepaldi

con la collaborazione di Paolo Rigoni (Minelliana, 2006)

 

 

SERA

 
Rovigo,Cen.Ser. viale Porta  Adige Auditorium A. Bisaglia

 

 

ore 21 - CONCERTO

Cori: Soldanella e Monte Pasubio, Veneto

Abnoba, Valle d’Aosta-Piemonte

 

 

 

Il Coro Soldanella è sorto ufficialmente nel 1954 per iniziativa di un gruppo di giovani adriesi amanti dello "stare insieme" e dell'ambiente montano. E' proprio questo amore per la montagna che porta alla scelta del delicato fiore delle nostre Alpi quale motivo ispiratore del nome del coro, nello stemma del quale la "Soldanella alpina" compare accanto all'anfora etrusca, da sempre assurta a simbolo della città bassopolesana. Aldilà della vivacità artistica del canto che esprime, la sua caratteristica consiste nella carica di simpatia che esso sa comunicare e nell'immediatezza del rapporto umano che si instaura con il pubblico. Il segreto del suo indiscusso successo sta proprio qui, in quel suo modo di porsi spontaneo, semplice, accattivante e coinvolgente.
Capacità artistiche e popolarità si sono consolidate in quaranta anni di attività sotto la guida ininterrotta del direttore Piero Barzan, e nella creazione di cinque opere discografiche.

 

 Il Coro "Monte Pasubio Banca di Credito Cooperativo Padana Orientale Rovigo" ha al suo attivo 35 anni di vita essendo stato fondato nel 1966. Finalista in concorsi nazionali e vincitore, nel 1974, del concorso Nazionale di Como, il Coro ha maturato diverse esperienze artistiche, dai classici di montagna e degli alpini alle ricerche etno-musicali sui canti polesani, a canti d'autore, fino alla polifonia. Ha partecipato a Rassegne Corali in ogni parte d'ltalia e si è esibito in oltre mille concerti nel territorio nazionale ed estero, come a Vienna, di Salisburgo, di Budapest e della Slovenia. Ha partecipato a trasmissioni televisive, interpretando anche colonne sonore, con successo di critica e pubblico. Nel giugno del 1996 ha vinto il Concorso Internazionale di canto popolare a Viernheim (Germania), classificandosi secondo nella sezione polifonica. All'inizio del 2000 è uscito l'ultimo CD "... Oltre la notte". Dal 1985 è sponsorizzato dalla Banca di Credito Cooperativo Padana Orientale di Rovigo. Da alcuni anni aiuta il direttore, nella preparazione artistica, il M° Pierangelo Tempesta.

 Abnoba, nato nell’estate del 2004, è un nuovo quartetto di giovani musicisti del Nord d’Italia, provenienti da diverse formazioni musicali. Sulle orme di gruppi come Harmoniraptus, Stygiens e Suriscot Trio i sei giovani, con alle spalle già numerosi progetti e collaborazioni a livello italiano ed internazionale, decidono di unire le proprie conoscenze per dare origine ad un nuovo progetto, nel quale si riconosce una matrice etnica di partenza, caratterizzata dalla presenza di alcuni classici strumenti folk, utilizzati però secondo nuove tecniche e talvolta addirittura modificai per poter allargare l’orizzonte delle loro possibilità. La musica di Abnoba è frutto di una ricerca estetica volta non a la riscoperta e riproposta di un particolare repertorio tradizionale, ma bensì alla composizione e all’improvvisazione, creando così un’evoluzione della musica tradizionale. L’intreccio delle culture musicali del passato e del presente sono la vera anima del progetto, inventando melodie ispirate alla tradizione italiana e francese, in alchimia con stili diversi quali il jazz, la musica dei Balcani e del Sud America, l’armonia classica, il funk.. Questo tentativo di creare anche in Italia un folk d’avanguardia, sul modello di numerosi gruppi stranieri, ha lo scopo di rendere appetibili suoni e idee ad un pubblico interessato e non per forza consapevole della storia che si cela dietro gli strumenti utilizzati. Abnoba ha concluso il primo disco intitolato “Vai facile”.

 

 
 
SABATO 16 SETTEMBRE 2006
 
MATTINO

 

Rovigo, Monastero Olivetano, piazza San Bartolomeo 18 - CHIOSTRI

 

dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30 - STAGES

Organetto con Flavia Ferretti e Roberto Tombesi

Ghironda con Silvio Orlandi

Cornamusa con Gabriele Coltri

Musiche d'insieme con Francesco Ganassin

Danze balli di coppia delle quattro province con Annalisa Scarsellini e Dominique Camino

 

dalle 10 alle 13.30 e dalle 16 alle 18.30 - MOSTRE

Maschere fantastiche e installazioni

di VITTORIO RIONDATO

Mostra: Deodat Dolomieu, il geologo francese che diede il nome alle Dolomiti,

e dei seggiolai italiani emigrati a Lione

a cura dell’Associazione francese INIS

Mostra di strumenti musicali

a cura dei liutai:Valter Biella, Ugo Casalonga, Valerio Gorla, Michele Sangineto e la partecipazione della ditta Castagnari (organetti)

Valter Biella svolge dal 1996 l’attività di liutaio, dedicandosi quasi esclusivamente alla costruzione di strumenti della tradizione bergamasca. Nel 1989 ha fondato assieme ad altri musicisti lombardi e ticinesi il gruppo musicale la “bandalpina” di cui tuttora fa parte.

 

dalle 12.30 alle 13.15 - SPAZIO MUSICALE A SORPRESA

Aperitivo con i pregiati vini offerti dalla Cantina Sociale di Giacciano con Baruchella

e dall'Associazione INIS, Francia, Chiostro Monastero Olivetano

 

POMERIGGIO

 

Rovigo, piazza Vittorio Emanuele II e piazza Garibaldi

 

dalle ore 16 alle ore 20 - GRUPPI DI ANIMAZIONE

 

Abies Alba, Trentino

Alegher Di Dossena, Lombardia

Ande Cante Bali, Veneto

Arbat, Veneto

Arci Festa Continua, Veneto

Ariondassa, Piemonte

Bandalpina, Lombardia

Calicanto, Veneto

Gianni Buniolo Cantastorie, Veneto

I Seggiolai Di Gosaldo E Rivamonte, Veneto

 

Quartetto Klez, Romagna

Quartetto Neuma, Trentino

La Kinkerne, Savoia

La Sedon Salvadie, Friuli

Malser Weisenbläser, Alto Adige/Südtirol

Mireille Ben Ensemble, Canton Ticino

Meikenut, Piemonte

Senhal, Piemonte

Troveur Valdoten, Valle D’aosta

Vruja – Marusic Is Trio, Slovenia

 

dalle ore 17 alle ore 20 - ESPOSIZIONE DI PRODOTTI AGROALIMENTARI DELLA PIANURA E DELLA MONTAGNA CON DEGUSTAZIONE DI PIATTI TIPICI

a cura dell’Associazione ‘Prime Alpi‘ di Longarone, Associazione Polesana e Federazione Regionale Coltivatori Diretti ‘Campagna Amica’ Rovigo, Associazione Agricoltori Rovigo, Compagnia del Trivellin e Parco della Lessinia

SERA

 

Rovigo, Cen.Ser. - Auditorium A. Bisaglia, viale Porta  Adige

 

ore 21 – CONCERTO di Malser Weisenbläser, Alto Adige 

La Kinkerne, Savoia – Francia

 

ore 23.45 - GRAN FESTA A BALLO - piazzale antistante il Cen.Ser.

a cura di Ande Cante Bali e Arci Festa Continua con la partecipazione di Stigyiens, Piemonte

 

Rovigo, Monastero Olivetano, piazza San Bartolomeo 18

ore 1.30 - CONCERTO A LUME DI CANDELA del duo Gianfranco Grisi e Elvio Salvetti (cristallarmonio e chitarra) ed Ensemble Sangineto (arpe e salteri).

Gianni Buniolo da sempre appassionato culture delle tradizioni venete. Fonda nel 1993 il gruppo folcloristico “I pavani”, e partecipa a corsi di dizione e recitazione. Nel 2003 è insignito dall’assessorato all’identità Veneta della Provincia di Padova del titolo di “strapadovan”.

 

 Malser Weisenbläser.Il loro primo incontro risale a due anni fa, propiziato dal comune amore ed entusiasmo per la musica popolare per strumenti a fiato: da allora, Peter, Alfred, Peter e Kurt, quattro appassionati musicisti di Malles, hanno messo insieme un repertorio che va dagli antichi canti tradizionali alla musica da ballo tirolese, dagli inni della devozione popolare a componimenti originali. Nei suoi spettacoli, accanto ai due flugelhorn e trombe, un trombone e una tuba, il quartetto sudtirolese esibisce il costume folcloristico di Malles, un prezioso omaggio alle proprie origini.

 

 La Kinkerne. Ha appena festeggiato i trent’anni di vita, con un disco dal titolo “30 ans…musique de Savoie et des Alpes”, che ha ottenuto una menzione speciale della prestigiosa rivista francese “Trad Magazine”. Un gruppo storico della musica alpina, quello guidato da Jean-Marc Jacquier, musicista, didatta, ricercatore e collezionista di canti, melodie, leggende e tradizioni dell’antico Ducato di Savoia. Nel 2002 un suo documentario dal titolo “Les Alpes en musique” ha ottenuto “La cetra d’argento”, un premio speciale del Filmfestival della Montagna e dell’Esplorazione Città di Trento promosso dal coro Valsella. Oltre ad aver fondato nel 1974 la Kinkerne, che in patois significa ghironda, Jacquier è stato cofondatore del festival Musik’Alpes di Faverges e in questi anni ha veramente il grande merito di aver fatto risuonare le note delle vallate della Svizzera Romanza, della Savoia, della Valle d’Aosta e del Piemonte, con uno stile essenziale che esprime il modo di essere delle popolazioni alpine. Il gruppo è formato da Jean-Marc Jacquier: voce, organetti diatonici, scacciapensieri, corno delle Alpi, champourgne, Christian Abriel: voce, flauti, violino, percussioni, corno delle Alpi, Robert Amyot: voce, musette, chalumeaux, percussioni,Claudius Perrin: contrabbasso.

 

Ande Cante e Bali. Il gruppo polesano di danza e musica popolare “Ande Cante e Bali” è nato nel 1997 dalla fusione di precedenti formazioni. Composto di una ventina di elementi tra suonatori e danzatori, il gruppo propone vecchie danze venete e palesane (tra cui Manfrina, VAlsivien, Furlana, Menacò, Bassanello, Pive, Polesana, Gagliarda, Settepassi, Bal dei tre gobbi, Quadriglia….) e canti tratti dalla tradizione orale palesane e veneta. Il nome adottato intende rendere omaggio all’etnomusicologo                Antonio Cornoldi di Fratta Polesine e indica la scelta del gruppo di porsi con correttezza storica nei confrontidella tradizione popolare. Il gruppo “Ande Cante e Bali” ha all’attivo spettacoli di animazione in occasione di feste paesane, interventi presso biblioteche, comunità e scuole, partecipazioni a convegni sia in Polesine che in altre province del veneto: ha partecipato al programma “A merenda coi Belumat”, curato da Gianni Secco, alla rievocazione storica “Fratta Carbonara” ; è affiliato all’Associazione Culturale Minelliana con la quale collabora per la realizzazione del Festival di Musica e cultura Popolare del veneto “Ande Bali e Cante” divenuto un appuntamento annuale fisso nella città di Rovigo. Il gruppo dei suonatori ha inciso nel 2002 il cd “Etnomusicologia in Polesine”: documenti e interpretazioni con brani di tradizione orale allegato alla nuova edizione del testo di A. Cornoldi 

 Stygiens è un trio piemontese che propone musica tradizionale da ballo. Nel repertorio figurano brani appartenenti a numerose tradizioni, a partire da quella occitana, senza però trascurare la cultura bretone, basca, irlandese e piemontese. Oltre alla ricerca e all'esecuzione di musiche tradizionali si propongono composizioni proprie o di altri musicisti trad, spesso ispirate a diversi stili musicali, tra cui ad esempio l'improvvisazione. Lo stile è quindi più vicino ad un bal folk di domani, una sorta di "neo-ballo". Il sound del gruppo ricorda le tipiche formazioni del centro Francia (cornamusa, ghironda e organetto), ma si adatta alle caratteristiche del folk occitano, piemontese, etc... Il gruppo non disdegna inoltre spettacoli d'ascolto, nei quali vengono proposte le principali danze del repertorio in una forma particolare: l'ascoltatore viene trascinato in un viaggio fantastico, nel quale conosce non solo la vivacità e il calore delle feste nelle valli occitane piemontese, ma anche la dolcezza dei valzer parigini, gli inconfondibili ostinati bretoni caratterizzati dallo squillante suono della bombarda, la velocità delle arie basche contrapposta ai soavi rondeau guasconi. Tutto collegato da un iter musicale, che offre un panorama sulle caratteristiche del trad dell'Europa occidentale.

Gianfranco Grisi, musicista eclettico, unisce ad una rigorosa formazione accademica (Pianoforte,Composizione, Direzione d’Orchestra e Direzione di coro), una rara capacità creativa: ha scritto musiche di scena, colonne sonore per documentari, musica da camera, lavori per coro e orchestra e per teatro. Vincitore di vari premi da anni gira l’Europa suonando con formazioni di diverso genere; nel 2001 partecipa alla rassegna  I suoni delle Dolomit, esibendosi al suo cristallarmonio in compagnia del violoncellista Mario Brunello e Marco Paolini, realizza con Vinicio Capossela un concerto evento sperimentale al teatro Bibiena di Mantova e l’anno seguente presenta sue composizioni al festival Galuppi  di Venezia nonché alla rassegna Top Wine Suoni delle Dolomiti. Come orchestratore e direttore vanno ricordati: l’opera Laurin di L.Canori (cd e ripresa Rai) e il Gran Concerto per il Solstizio d’estate con I Virtuosi di Parga (cd Calig), Mozart Strasse l’Orchestra internazionale d’Italia e a Cagliari con l’Orchestra regionale Sarda. Negli ultimi anni ha prodotto con il Cristallarmonio tre cd: Cristalli di Note, Raggio di Luna e Armonico Cristallo, ed è stato invitato ad esibirsi in molti festivals nazionali e internazionali e per varie reti televisive tra cui Rai, Mediaste, Orf, Zdf, Ard. Dal 1989 è docente presso il conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento, sezione di Riva del Garda e dal 2001 presso il Conservatorio “Pollini” di Padova come “esperto” nel corso di Etnomusicologia.

 

Elvio Salvetti, ha studiato chitarra presso la Civica Scuola Musicale di Avio diplomatosi poi nel 1992 presso il conservatorio “Dall’Abaco” di Verona sotto la guida del Maestro Mariano Andreolli. Dal 1994 fa parte, come insegnante, della suola Musicale dei Quattro Vicariati ed è socio della Cooperativa musicale Operaprima (Tn). Insegna anche presso il Cea di Verona. Ha seguito alcune Master Class tenute da chitarristi quali: Walter Zanetti, paolo Pegoraro e Alvaro Pierri. Si esibisce sia come solista che in varie formazioni cameristiche tra cui: Duo con chitarra, mandolino, violino o flauto; è membro della Echos Guitar Ensamble e del Quartetto Mandolinistico Neuma. Recentemente con Echos guitar Ensamble ha partecipato alla realizzazione di un cd con musiche di autori del ‘900.

 

Il Cristallarmonio. Protagonista di questo programma è uno strumento poco consueto, la glassharnonica (o glasshamonika), il cui nome resta nella memoria soprattutto grazie a Mozart, che gli dedicò un capolavoro, nell’ulitmo periodo della sua vita. L’antenato più vicino di questo strumento è il glasspiel, un cristallofono a frizione formato da bicchieri di cristallo variamente riempiti di acqua, il cui suono si ottiene sfregando le dita umide sul bordo.

 

Ensamble Sangineto. Michele Sangineto, storico liutaio monzese di arpe, saltieri e dulcimer, nonché marito di Paola e quindi padre di caterina e Adriano. Ecco come nasce l’ensamble Sangineto: una cosa di famiglia.. Il repertorio spazia dai tradizionali della musica medievale e rinascimentale (Landini, Caldara, O’Carolan) fino agli autori contemporanei (Alan Stivell, Vincenzo Zitello)e soprattutto dà spazio alle composizioni originali dei più giovani  della famiglia Adriano e Caterina. L’Ensanble Sangineto ha già partecipato a prestigiosi festival europei. 

 


 
DOMENICA 17 SETTEMBRE 2006
 
MATTINO

 

Rovigo, Monastero Olivetano, piazza San Bartolomeo 18 - CHIOSTRI

 

dalle 9.30 alle 11.30 - STAGES

Organetto con Flavia Ferretti e Roberto Tombesi

Ghironda con Silvio Orlandi

Cornamusa con Gabriele Coltri

Musiche d'insieme con Francesco Ganassin

Danze balli di coppia delle quattro province con Annalisa Scarsellini e Dominique Camino

 

dalle 10 alle 13.30 e dalle 16 alle 18.30 - MOSTRE

Maschere fantastiche e installazioni di VITTORIO RIONDATO

Mostra: Deodat Dolomieu, il geologo francese che diede il nome alle Dolomiti,

e dei seggiolai italiani emigrati a Lione

a cura dell’Associazione francese INIS

Mostra di strumenti musicali

a cura dei liutai:Valter Biella, Ugo Casalonga, Valerio Gorla, Michele Sangineto e la partecipazione della ditta Castagnari (organetti)

 

dalle 12.30 alle 13.15 - SPAZIO MUSICALE A SORPRESA

Aperitivo con i pregiati vini offerti dalla Cantina Sociale di Giacciano con Baruchella

e dall'Associazione INIS, Francia, Chiostro Monastero Olivetano

 

ore 11.30 - INCONTRO in Sala Flumina – Museo dei Grandi Fiumi

Presentazione in anteprima nazionale del  CD «Tribù italiche - Il Veneto»

con la partecipazione di Pietro Carfì, direttore della rivista World Music

 

 

Rovigo, piazza Vittorio Emanuele II e piazza Garibaldi

 

dalle ore 10.30 alle ore 12.30  e dalle ore 17 alle ore 20 - ESPOSIZIONE DI PRODOTTI AGROALI-MENTARI DELLA PIANURA E DELLA MONTAGNA CON DEGUSTAZIONE DI PIATTI TIPICI

a cura dell’Associazione ‘Prime Alpi‘ di Longarone, Associazione Polesana e Federazione Regionale Coltivatori Diretti ‘Campagna Amica’ di Rovigo, Associazione Provinciale Agricoltori di Rovigo, Compagnia del Trivellin e Parco della Lessinia

 

POMERIGGIO

 

dalle ore 17 alle ore 20 - GRUPPI DI ANIMAZIONE

 

Abies Alba, Trentino

Alegher Di Dossena, Lombardia

Ande Cante Bali, Veneto

Arbat, Veneto

Arci Festa Continua, Veneto

Ariondassa, Piemonte

Bandalpina, Lombardia

Calicanto, Veneto

Gianni Buniolo Cantastorie, Veneto

I Seggiolai Di Gosaldo E Rivamonte, Veneto

Quartetto Klez, Romagna

Quartetto Neuma, Trentino

La Kinkerne, Savoia

La Sedon Salvadie, Friuli

Malser Weisenbläser, Alto Adige/Südtirol

Mireille Ben Ensemble, Canton Ticino

Meikenut, Piemonte

Senhal, Piemonte

Troveur Valdoten, Valle D’aosta

Vruja – Marusic Is Trio, Slovenia

 

 

SERA

 
Rovigo, Cen.Ser. - Auditorium A. Bisaglia, viale Porta  Adige

 

ore 21 - CONCERTO

Serata Finale con la Grande Orchestra delle Alpi, Italia, Francia, Svizzera, Austria, Slovenia

Con la partecipazione degli attori Susanna Visentin e Sandro Buzzati

 

La Grande Orchestra delle Alpi

Le Grand Orchestre des Alpes

Das Grosse Alpenorchester

Veliki Alpski Orchester

 

L’idea di costituire un grande ensemble di musicisti dediti alla musica tradizionale, provenienti dalle varie regioni dell’Arco alpino, nasce dal gruppo trentino « Abies alba » (lett. : abete bianco) e dall’incontro con la « Bandalpina », una formazione lombardo-ticinese che è stata in qualche modo il punto di partenza e il motore della Grande Orchestra delle Alpi. Il progetto si concretizza nell’ambito di ArteSella (Val di Sella – Trento), edizioni 1998 e 1999, per iniziativa della rassegna « Itinerari folk » e con il contributo del «Centro servizi culturali S. Chiara » di Trento e dell’Assessorato alla cultura della Provincia Autonoma di Trento. In questa fase l’Orchestra, inizialmente denominata « Alpen Folk Orchestra », è composta da circa trentacinque musicisti provenienti dalle Alpi centro-orientali e dalla Valle d’Aosta.

Nel gennaio 2000 ad Aosta il gruppo « Trouveur Valdoten » rilancia la proposta in occasione della 1000^ Fiera di Sant’Orso ed ottiene il sostegno della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Ai piedi delle cime più alte d’Europa il progetto della Grande Orchestra delle Alpi si completa con l’arrivo dei gruppi piemontesi, occitani, francesi e svizzeri. L’esperienza si ripete nel capoluogo valdostano nell’estate 2002 al Festival Etetrad. Ormai nella Grande Orchestra delle Alpi sono rappresentate, quasi tutte le regioni dell’Arco alpino e il numero dei musicisti si è quasi raddoppiato.

Le ultime due uscite dell’Orchestra sono state in Svizzera. A Bellinzona in un concerto del dicembre 2002 a chiusura delle manifestazioni della città ticinese per l’anno delle montagne e a Thonon les Bain, sul lago di Ginevra, nel Festival di Musica alpina.

Il concerto

Lo spettacolo proposto dalla Grande Orchestra delle Alpi è un viaggio affascinante nel grande patrimonio culturale dell’Arco alpino e un omaggio alle musiche delle diverse tradizioni dall’Istria alle Alpi marittime. Il repertorio dei brani che verranno eseguiti comprende danze (monferrine, contraddanze, quadriglie, polke, scottish, courente, saltini, etc.) e canti nelle varie lingue regionali. In una rappresentazione ricca di elementi ed atmosfere coinvolgenti emergono le radici comuni e le relazioni tra le popolazioni delle Alpi e al tempo stesso le peculiarità e i caratteri distintivi di ogni tradizione.

Un aspetto di grande importanza è la strumentazione dell’Orchestra che comprende organetti diatonici, ghironde, violini, cornamuse, ocarine e fiati popolari, clarinetti, ottavini, bombardino, bassetti e contrabbassi, chitarra, arpa e varie percussioni, nonché i lunghissimi corni delle Alpi. Un mosaico di suoni e di timbri assolutamente originale ed unico, che troverà espressione non solo nei momenti orchestrali ma anche in alcune esibizioni dei singoli gruppi.

In questo concerto promosso nell’ambito del Festival “Ande, Bali e Cante” edizione 2006 di Rovigo, la Grande Orchestra delle Alpi si presenta con una formazione formata da  musicisti in rappresentanza di quattordici gruppi provenienti da dieci regioni alpine, appartenenti a cinque stati diversi.

Saranno presenti infatti musicisti in rappresentanza dei seguenti gruppi : i trentiniAbies alba, i tirolesi e sudtirolesi Unterlandler Spielleut e l’arpista Peter Reitmeir, i valdostani Trouveur Valdoten, i lombardi Bandalpina, i piemontesi Ariondassa, Meikenut e Senhal, gli sloveni Vruja e Marusic is trio, i veneti Calicanto, i friulani La sedon salvadie, i ticinesi Mireille.

 

 

Gruppi componenti la Grande Orchestra delle Alpi

 

ABIES ALBA (TRENTINO)

Il gruppo Abies Alba (abete bianco), lavora dal 1921 attorno a repertori di musica tradizionale del nord italia e del trentino in particolare. Ha realizzato sulla base di materiali di diversa provenienza (archivio, ricerca sul campo, gruppi folcloristici, composizioni) il suo primo Cd nel 1994 dal titolo “In punto alla mezzanotte” che comprende quasi 70’ di canzoni e danze, in massima parte trentine, arrangiate con gli strumenti tipici delle orchestrine paesane che sono il violino, l’organetto diatonico. L’organetto ha un ruolo fondamentale in trentino perché fino al 1940 questo strumento veniva costruito in loco da diverse fabbriche artigiane (Giuliani, Galvan, Branz Dallapè, Soncin, ecc) e venduto in tutto il mondo. Nel 1997 il gruppo ha registrato una cassetta di canzoni originali per bambini dal titolo “Nel paese di armonia” e nel 2000 è uscito il secondo cd di musica tradizionale “Oggi non si lavora”. Il gruppo Abies Alba ha tenuto concerti, oltre che in iItalia, in Slovenia, Austria, Germania, Svizzera e Spagna. E nel 1998 ha promosso la costituzione della Grande Orchestra delle Alpi. Il repertorio è costituito in particolare da canzoni popolari (molte delle quali raccolte direttamente dalla voce di anziani cantori, in vari paesi del trentino), musica da ballo (Pairis, Manfrine, Quadriglie, valzer, Polche, e Mazurche), motivi originali composti da componenti del gruppo, ma attinge anche alle tradizioni musicali delle regioni limitrofe. L’attuale formazione comprende: Alessandro Franchini (bassetto, piva), Maurizio Tomasi (chitarre), Mauro Odorizzi (voce, violino), Nicola Odorizzi (organetti diatonici, ocarine, voce), Franco Susini (flauto traverso, ottavino, dolce, cornamuse).,

 

ARIONDASSA (PIEMONTE)

Il gruppo Ariondassa nasce nel 1996 ad opera di 4 musicisti presenti da oltre 25 anni nel campo del “folk” italiano. L’intento principale del gruppo è di ricreare, per mezzo di un “treppo” (sipario da cantastorie dove vengono appesi i vari teloni con figure illustranti lo svolgersi della storia o della canzone) lo spirito e l’atmosfera delle vecchie feste contadine, canti sul vino e sul cibo, struggenti mazurche o virtuose polche, “cialtronate” e lazzi d’altri tempi sono lo spettacolo semi serio del gruppo. La Riondassa si è esibita in italia, Francia, Svizzera, Germania, Belgio, Gran Bretagna e Spagna e nei suoi concerti spesso si avvale della collaborazione della giovane ghirondista Emanuela Bellis e del noto cantante e suonatore di cornamuse Robert Amyot.

 

BANDALPINA (LOMBARDIA)

La Bandalpina è una formazione musicale nata nel 1989 dall’incontro tra musicisti lombardi, bergamaschi, bresciani e lecchesi in primo luogo, impegnati nella ricerca sul territorio. Punto di riferimento della Bandalpina è Valter Biella, ricercatore e costruttore di cornamuse. A lui va il merito di aver riportato in funzione “baghet”, la cornamusa delle Prealpi Orobiche. Nelle sue ricerche  vi sono poi le tradizioni dei campanari, le cui melodie vengono oggi eseguite dalla Bandalpina. Rispetto alla banda classica, la Bandalpina, presenta uno strumentario molto particolare, fatto di organetti diatonici, violini e bassi a corda, ocarine, bombardino, percussioni e ovviamente le pive o baghet. Il repertorio è composto da diverse melodie da ballo, marce, scottish, valzer, polche, mazurche e manfrine oltre che canti dialettali che, per la maggior parte sono frutto della ricerca sul campo. Il gruppo ha prodotto finora due cd “Sta’n banda” e “Son qui sotto ai tuoi balconi”, e alcuni volumi di ricerca sulla musica tradizionale delle Prealpi, il baghet, il canto popolare, e le campanine, un piccolo xilofono artigianale usato dai campanari per memorizzare e addestrarsi sulle melodie per campane.

 

CALICANTO (VENETO)

Il gruppo nasce nell’autunno del 1981, con l’attenzione rivolta agli studi etnomusicali sul territorio veneto, a quel tempo pressoché assenti. La ricerca sul campo da parte di Roberto Tombesi, cui si unisce nella metà degli anni 80 il contributo dei ricercatori Marina Dalla Valle e Guglielmo Pinna e le prime ricostruzioni di strumenti desueti trai quali la piva (antica cornamusa veneta), da parte di Massimo Fumagalli, portano all’uscita del primo Lp nel 1983 (De là de l’acqua). L’originale proposta concertistica ed i consensi della critica rendono Calicanto subito uno dei gruppi musicali di punta del nascente movimento di folk revival. Al costante lavoro sul territorio nelle scuole e biblioteche si affiancano la partecipazione a 2 grandi festivals europei: Lorient (francia) e Dranouter (Belgio) nel 1987. Si sviluppa inoltre la collaborazione con il cinema (La ragazza sul ponte, Les entants du siecle….) e il teatro (Labirintomare, visioni, i due gemelli veneziani….). Riprendono le ricerche storiche ed etnomusicologiche particolarmente tra le comunità venete e italiane di Istria e Dalmazia ed in coincidenza con i 20 anni del gruppo nasce il progetto “labirintomare” che coinvolge oltre 25 artisti dell’Adriatico e dintorni che porta alla pubblicazione del cd omonimo in cui la storia di Venezia si confronta con quella, per alcuni tratti affine, delle coste e delle isole istriani e dalmate. Attualmente il gruppo è composto: Roberto e Giancarlo Tombesi, Francesco Ganassin, Gabriele Coltri, Paolo Viadich, Claudia Ferronato.

 

COR’ALPES (SAVOIA)

Il corno delle Alpi è uno strumento simbolo delle Alpi, Lungo più di 3 metri e mezzo in origine veniva costruito con una pianta di abete cresciuta su di un pendio e che, per tale ragione, già aveva la caratteristica forma ricurva. Oggi questo affascinante strumento viene prodotto soprattutto dagli artigiani della Svizzera e dell’Alta Savoia.Nella sua storia, il corno delle Alpi ha rivestito soprattutto una funzione di comunicazione da una vallata all’altra, da un alpeggio al villaggio sottostante: messaggi, preghiere alla Vergine ed inni alla bellezza del paesaggio. Questa lunga tromba conica in abete rosso, senza chavi e meccaniche applicate, emette i suoni dalla vibrazione delle labbra sull’imboccatura. Un buon esecutore riesce a produrre fino a 20 note su 3 o 4 ottave.

 

SENHAL (PIEMONTE)

Silvio Peron all’organetto diatonico e Gabriele Ferrero al violino iniziano la loro esperienza in duo nel 1987 in Val Varaita. Hanno recentemente pubblicato un cd “Ballo delle Valli occitane d’Italia”, che è una sintesi del repertorio delle danze ancora ballate nelle 14 vallate occitane del Piemonte. Con Gianrenzo Dutto hanno costituito il trio “Senhal” e prodotto due dischi. Senhal è un termine che nella storia della cultura occitana ha assunto nel tempo diversi significati. Uno dei più emblematici è quello di un medaglione o una moneta imposti al bambino sorpreso a parlare occitano a scuola. Il gruppo vorrebbe dare invece un significato positivo a questo termine divenendo segno volto al riscatto ed alla rinascita della cultura occitana.

 

LA KINKERNE (SAVOIA)

È il più classico dei gruppi alpini occidentali. Attiva dal 1974, la Kinkerne (che significa “ghironda” in patois) nasce dal lavoro di ricerca effettuato da Jean Marc Jacquier, nota figura nel panorama del folk revival alpino.

 

MEIKENUT (PIEMONTE)

Gruppo biellese da anni impegnato nella ricerca e nella diffusione della musica e della danza tradizionale, è nato dall’incontro di 4 musicisti con esperienze diverse non solo nel campo della musica folk. Il repertorio spazia dalle monferrine per banda delle valli biellesi a melodie dell’area occitana e provenzale. Infaticabili animatori, si sono esibiti in numerosissimi concerti, in Italia e Francia.

 

LA SEDON SALVADIE (FRIULI)

Nato nel 1982 il gruppo “La sedon salvadie” è una delle prime formazioni che ha tentato un approccio nuovo alla musica tradizionale del Friuli. I materiali e gli stimoli culturali da cui il gruppo è partito, sono profondamente segnati dai caratteri particolari di questo territorio, una regione all’estremo confine NordEst dell’Italia (a ridosso della Carinzia e della Slovenia), una regione dove differenti minoranze etniche convivono pacificamente da secoli. Ecco che i linguaggi e musiche diverse confluiscono negli spettacoli e nelle produzioni de La sedon Salvadie. La strumentazione presenta antichi strumenti, come cornamuse e violini, danzare insieme con percussioni, fisarmoniche diatoniche e contrabbassi.

 

MIREILLE BEN ENSEMBLE (CANTON TICINO)

 È una formazione fondata a Bellinzona da Mireille Ben con musicisti di varia provenienza. Tutta la carriera artistica di Mireille è stata dedicata al canto e alla ricerca. La fondazione del gruppo “Lyonesse” le porterà fama internazionale con concerti in tutta Europa. Oltre al repertorio di canti delle Alpi e della zona ticinese e lombarda Mireille è una profonda conoscitrice dei repertori popolari di lingua francese che costituiscono buona parte del suo repertorio.

 

TROUVEUR VALDOTEN (VALLE D’AOSTA)

Il gruppo si è formato circa 20 anni fa attorno ad alcuni ricercatori particolarmente interessati ai canti e alle melodie tradizionali del territorio valdostano e delle vicine regioni francofone, appartenenti alla stessa area culturale (Savoia, Vallese e Valli del Piemonte Occidentale). Gli strumenti usati appartengono anch’essi alla tradizione locale: organetto, violino, ghironda, cornamusa, clarinetto, flauti e percussioni varie. Il repertorio proposto comprende canti in francese e in patois (lingua franco provenzale tuttora parlata in Valle d’Aosta), nonché brani da ballo (Monferrine, scottish, gighe). Oltre ai concerti alcuni membri del gruppo si occupano di animazione nelle scuole, proponendo corsi d’approfondimento di strumenti della tradizione e di avvicinamento alla danza tradizionale di organizzazione di festival.

 

VRUJA MARUSIC IS TRIO (SLOVENIA)

“Vruja” è un gruppo vocale e musicale che ricerca e presenta la musica popolare di tutta la penisola Istriana, continuando il lavoro già solcato negli anni ’80 dall’ormai storico gruppo degli “Istranova”. Il gruppo presenta canti e balli di tutte le componenti etniche presenti nella penisola. Grazie a questa mescolanza di culture ci sono un insieme di strumenti interessanti che il gruppo usa e presenta, come ad esempio il bajs (bassetto istriano a due corde), il mih (la cornamusa istriana), la mala e vela sopela (oboi popolari), oltre a strumenti conosciuti come il violino, la mandola, la fisarmonica ecc…

 

UNTERLANDLER SPIELLEUT & PETER REITMEIR (TIROLO)

Il gruppo tirolese è stato fondato nel 2000. I componenti sono: Kathrin Reremoser, che suona la fisarmonica, Katrin Aschaber che suona l’arpa e Richard Burger al clarinetto e hackbrett tirolese. Il repertorio comprende brani di autentica musica popolare delle Alpi. Il gruppo si esibisce a feste popolari e manifestazioni tradizionali.    

 

 
* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
 
Il Festival è promosso da:
REGIONE DEL VENETO, Assessorato alla Cultura
 
In collaborazione con:
Provincia di Rovigo,
Assessorato alla Cultura
Comune di Rovigo,
Assessorato alla Cultura
Museo dei Grandi Fiumi
Fondazione Cassa di Risparmio
di Padova e Rovigo
 
 
Organizzazione:
Associazione Culturale Minelliana - Rovigo
In collaborazione con:
Associazione Culturale Atelier Calicanto
Centro Etnografico Adriese
 
Direzione artistica:
Roberto Tombesi