La lettura retrospettiva eseguita attraverso l’apporto dei reperti archeologici, della documentazione bibliografica ed archivista, nonché delle testimonianze artistiche ed architettoniche, qui “miracolosamente” sopravvissute, ha consentito, mediante un approccio multidisciplinare, una prima ricostruzione storica di questo centro situato nel cuore del Polesine, partendo dalla preistoria fino all’età contemporanea.
A giustificare il ruolo di primo piano acquisito da Fratta nel corso dei secoli basterebbe citare alcuni momenti, avvenimenti e presenze come: Frattesina, le ville palladiane dei Badoer e dei Molin-Grimani, Giovanni Maria Bonardo e l’Accademia dei Pastori frattegiani, il conte Oroboni e la Carboneria, il socialista Giacomo Matteotti, il pilota Giovanni Monti… che hanno avuto un’influenza significativa in campo economico, culturale, artistico, politico anche nel contesto regionale e nazionale, allargando così l’interesse di quest’opera oltre i confini strettamente provinciali.
In copertina:
Fratta Polesine, Villa Badoer
Particolare del pronao.