Il pasto rituale dei morti, la polenta infasolà.
Le ricette
La questua di San Martino.
Le ricette
La vigilia e la festa, bìgoli in salsa e cappone.
Le ricette
Un dolce rituale, la bissòla della Befana.
Le ricette
Bruciare sotterrare annegare, la Vecchia e il Carnevale.
Le ricette
La questua del Bombasìn, una maschera animale.
Le ricette
Il rumore rituale, batter marzo e tampelà.
Le ricette
Riti primaverili, bagnarsi gli occhi e cuocere la frittata sugli argini.
Le ricette
Il maggio, cuccagne e ganzèghe, Brindisi alla ganzèga dei mietitori.
Le ricette
Bibliografia
Indice delle fonti e località
Questo libro ha due pregi: anzitutto ci offre un’analisi tecnica e scientifica di una parte della società veneta; poi, con una specie di operazione chirurgica, coglie alcune delle ragioni dell’attuale declino della società europea che ha perduto molte delle sue radici antropologiche più profonde: è come descrivere la crisi di una società studiandone le radici più nascoste. In fondo nelle radici antropologiche di questa civiltà, che questo libro fissa per sempre, vi è la sua forma simbolica e quindi anche la causa del suo declino. Ma come viene descritto e spiegato il declino? Questi racconti, immobili nel tempo, preservano il passato dalla tragedia del nulla.
Di fronte a queste pagine e a questi documenti possiamo chiederci che cosa mai salverà simbolicamente un’Europa che sta morendo. Quali suoi simboli sopravviveranno alla sua fine? La decadenza dell’Europa non è soltanto nella sua crisi demografica e nell’affanno economico: è nella perdita del significato simbolico, quasi religioso, della sua civiltà che traspare da queste pagine… Il nichilsmo, la filosofia del nulla, diventa simbolo dominante della cultura europea.
Sabino Samele Acquaviva