G.B. Scarpari tra cultura architettonica nazionale e tradizione locale
L’attività progettuale di G.B. Scarpari
Progetti e opere-schedatura
Biografia
Elenco cronologico delle opere
Bibliografia generale
Scritti di G.B. Scarpari
Scritti su G.B. Scarpari
APPENDICE:
Tradizione accademica e formazione dell’architetto in Italia tra ‘800 e ‘900
Bibliografia scelta sulla formazione delle scuole di architettura tra ‘800 e ‘900
Scritti scelti di G.B. Scarpari
Indice dei nomi.
Giambattista Scarpari è stato senza dubbio uno dei più illustri uomini adriesi; la sua attività professionale, esercitata dalla fine del secolo scorso fino agli anni sessanta, ha inciso fortemente sulla struttura urbana della città di Adria lasciandole tracce difficilmente cancellabili anche dalle generazioni future. Proprio per questo motivo era particolarmente attesa, soprattutto fra i residenti, la pubblicazione di un volume che illustrasse nel modo più completo i progetti e le opere del noto architetto adriese.
Gabriele Cappellato, studioso e ricercatore presso la Facoltà di Architettura dell’Ateneo veneziano, ha portato a compimento un’opera di notevole spessore culturale che avvicina il lettore ad un mondo progettuale a volte fantastico, come nel caso di alcune opere giovanili, più spesso reale, come nelle realizzazioni mature, ma dove prevale sempre la ricerca di soluzioni stimolanti e la propensione per la sperimentazione. Cappellato scandisce, nel suo testo, le tappe di una attività infaticabile, durata più di 50 anni, dapprima attraverso il confronto fra la cultura architettonica nazionale dei primi anni del novecento e la tradizione locale, successivamente analizzando la specifica attività progettuale di G.B. Scarpari attraverso lo studio delle opere più significative, i lavori di restauro, gli interventi urbanistici e le proposte di arredo, che interessano, oltre al Polesine, le città di Padova e Bologna. Ne emerge la figura di un professionista rigoroso, che ha influito profondamente nelle scelte architettoniche adottate a livello sia locale che regionale, attento alla conservazione della tradizione culturale dell’epoca ma propenso all’utilizzo di materiali innovativi e alle soluzioni originali.