Presentazione
Introduzione
All’inizio di un viaggio
L’Altalena, madre di tante altre giostre
La Ruota panoramica, regina di tutte le feste
La Giostra a catene… per tutti il Calcinculo
La Giostra a cavalli: un divertimento da signori
Montagne russe… o Colline americane?
Il Tobogan:. ..chi è costui?
L’Onda di mare …e un mare di altre giostre
La Giostra aerei: voo-laa-re-e! Oh! Oh!
Autopiste, Autoballi, Autoscontri
La vertigine non e paura di cadere… ma voglia di volare…
Appendice: Piccole attrazioni
Medie attrazioni
Grandi attrazioni
Bibliografia
Negli affastellamenti della periferia suburbana di giostre tecnologiche e fiammanti, tra luci implacabili e altoparlanti stordenti, è difficile trovare, oggi, anche pallida traccia delle fragili felicità e delle lievi malinconie dei luna park che, in altri tempi, suggerivano l’avventura di un incontro e di un amore precario. E, che nostalgia, solo a rileggere certe svagate pagine di “Pierrot amico mio” di Queneau o a rivedere i film in bianco e nero del realismo magico di Carnè, in cui, appunto, il luna park ritrovava la verità dei sentimenti e la luce della poesia. A rinfocolare ulteriormente questa nostalgia c’è un bel libro, edito di recente dalla Minelliana con il titolo “Giro, girotondo” dedicato alla “storia delle antiche giostre e delle moderne macchine da divertimento”, autori Corrado Ferri e Tommaso Zaghini, che hanno già firmato a quattro mani altri volumi, dedicati a Stefano Gobatti, misconosciuto musicista di Bergantino. E a Bergantino e al suo museo della giostra fa riferimento questo libro che racconta il luna park e le “macchine da divertimento” dalle origini ai giorni nostri, soffermandosi, tra storia e cuore, sugli squarci di un mondo che, nella sua straordinaria semplicità e immediatezza, ci appare oggi irrimediabilmente perduto.
Sergio Garbato