della cultura veneta: le rotte veneziane.
Percorsi che, anche grazie all'opera di un
personaggio affascinante come Marco Polo,
sono diventati parte di un ricchissimo
immaginario multiculturale.
Lungo quest'itinerario musicale, che
collega Venezia a Istanbul, si potranno
incontrare musicisti straordinari come il
funambolico fisarmonicista bulgaro Martin
Lubenov, in una delle sue prime apparizioni
in Italia, o prestigiosi interpreti
dell'opera di Béla Bartók, che ha avuto il
merito di essere stato tra i primi a
valorizzare le cosiddette musiche "altre" e
che, in quanto pioniere
dell'etnomusicologia, rappresenta
un'importante figura di riferimento nella
riscoperta delle musiche popolari.
Vanno poi sicuramente segnalati i
numerosi appuntamenti con compositori,
esecutori e strumentisti di alto livello che
con le loro musiche contribuiscono a rendere
questo Festival uno degli appuntamenti più
attesi, oltre che un'occasione d'incontro,
di scambio culturale e di approfondimento
delle tradizioni musicali di popoli che nei
secoli si sono integrati e contaminati
vicendevolmente.
Il positivo riscontro da parte di un
pubblico sempre più vasto e costituito in
gran parte da giovani, dimostra come il
Festival sia ormai considerato un
appuntamento imperdibile oltre che un invito
per le nuove generazioni, per il territorio
e per il grande pubblico a riscoprire i
valori della nostra storia, le radici della
nostra memoria e la colonna sonora della
nostra regione.