Sorta nel 1968 e costituita
con proprio Statuto, l’Associazione
Minelliana deriva il nome da Antonio Minelli,
il più celebre tipografo rodigino dell’800 e
si propone di approfondire e far conoscere
l’arte, la storia e la cultura del Polesine.
Peculiarità dell’Associazione
è il manifestarsi eminentemente come casa
editrice, attenta alle realtà locali, ma
anche proiettata allo sviluppo di rapporti
con il mondo accademico intellettuale
regionale e nazionale.
La pluralità delle iniziative
è contraddistinta da convegni, ricerche,
pubblicazioni, attività espositiva e di
catalogazione, dall’organizzazione di eventi
evocativi di storia locale, di festival di
musica e cultura popolare, al fine di
consolidare la centralità del problema
dell’identità culturale del Polesine.
La parte del leone è
l’editoria che presenta un ricco catalogo di
titoli suddivisi in sezioni e collane. Fiore
all’occhiello è la prestigiosa collana
“Rapporti Polesine e Cultura Padana” che
annovera gli Atti dei 31 Convegni di Studi
storici organizzati dall’Associazione;
collana conosciuta in tutta Italia e anche
all’estero, assai richiesta dagli Istituti
universitari, da Enti e società di Studi
storici, da studiosi e cultori di storia
moderna e contemporanea.
Sono affrontati grandi temi
socio-culturali delle sensibilità
ideologiche e religiose, della politica,
della letteratura, dell’arte, delle
bonifiche tra Cinque/Seicento con
particolare focalizzazione su figure del
calibro di Erasmo da Rotterdam, del
Palladio, di Luigi Groto il cieco di Adria,
di Alvise Cornaro, di Lucrezia Gonzaga, di
Ruzante e di Girolamo Brusoni fino a quelle
dei Rettori Veneziani, solennemente
effigiati nei teleri del Tempio della
Rotonda di Rovigo.
In tale Collana, gli ultimi
decenni del Settecento e la prima metà
dell’Ottocento, tra età napoleonica,
Restaurazione e Carboneria, tra dibattito
unitario e federalismo trovano ampie
“finestre” di approfondimento e balzano in
primo piano problemi della politica
contemporanea afferenti alle esplorazioni
geografiche, agli ideali e alle dottrine del
liberalismo, del socialismo e del
cattolicesimo sociale, con specifica
trattazione di personaggi significativi
della storia polesana come: Giovanni Miani,
Giacomo Sichirollo, Giacomo Matteotti,
Nicola Badaloni, Gino Piva, Mario Vittorio
Rossi, Felice Chilanti, Alfredo De Polzer,
Amos Bernini.
Altrettanto importante è la
Collana “Etnografica”, che contiene
opere di notevole successo e più volte
ristampate come “Fole e filò” di Chiara
Crepaldi e “Il fuoco, il piatto e la parola”
della medesima autrice insieme con Paolo
Rigoni, nelle quali vengono recuperate le
radici, le consuetudini profonde,
l’immaginario collettivo della gente
polesana, dai modelli comportamentali ai
piatti tipici, dal dialetto alla
favolistica, dai proverbi ai canti, alle
danze e alle musiche popolari, com’è
concentrato nell’ormai storico volume di
Antonio Cornoldi di Fratta Polesine, dal
titolo “Ande, Bali e Cante nel Veneto” assai
apprezzato dal noto antropologo Roberto
Leydi, titolo che è diventato il logo che
contraddistingue il Festival rodigino di
Musica e Cultura Popolare, ideato nel 2002
dalla collaborazione tra Minelliana, Atelier
Calicanto e Centro Etnografico Adriese,
giunto all’ottava edizione.
L’Associazione in cifre
•
120 SOCI
aderenti;
•
156 TITOLI
nel Catalogo Editoriale
(suddivisi in 12 collane), di cui 123
tuttora disponibili, riguardanti: storia,
arte, architettura, musica ed etnografia;
•
31 CONVEGNI DI
STUDI STORICI di
età moderna e contemporanea su epoche,
personaggi, eventi, arte e architettura
relativi al Polesine con pubblicazione dei
rispettivi atti;
•
4 SEMINARI
propedeutici ai Convegni
di storia locale;
•
28 MOSTRE
di fotografie, manifesti,
pittura, strumenti musicali, documenti
archivistici;
•
8 FESTIVAL DI
MUSICA E CULTURA POPOLARE
(dal 2002) organizzati per
conto della Giunta Regionale del Veneto, con
concerti serali, animazioni di strada,
mostre, stage di danza, canto e strumenti
musicali, incontri e presentazioni di CD e
libri;
•
5 CORSI DI
ARCHIVISTICA,
PALEOGRAFIA E FONTI LOCALI;
•
2 CORSI REGIONALI
DI FORMAZIONE PER TECNICI RILEVATORI DEL
PATRIMONIO ARCHITETTONICO DEL POLESINE;
•
2 CORSI ABCINEMA,
leggere e scrivere
per immagini e videocreazioni (organizzati
dalla Mediateca della Minelliana) per
insegnanti e operatori culturali;
•
6 CAMPAGNE DI
CATALOGAZIONE di
beni culturali e beni materiali
ecclesiastici e archeologia industriale (dal
1995 al 2003);
•
5 CONCERTI
di musica sacra e
profana;
•
9 FESTE, EVENTI E
RIEVOCAZIONI STORICHE
dall’età etrusca al
risorgimento, tra cui Fratta Carbonara,
giunta alla settima edizione.
La sede dell’Associazione
ospita inoltre l’Archivio del giornalista e
poeta Gino Piva e, in comune con l’Archivio
di Stato di Rovigo, dispone, grazie al
finanziamento della Fondazione Cassa di
Risparmio di Padova e Rovigo, della versione
digitale dei Costituti dei Carbonari
polesani, conservati presso l’Archivio di
Stato di Milano, nonché della versione
digitale delle 40.000 carte relative ai
prigionieri polesani e italiani nelle
carceri dello Spielberg, conservate presso
l’Archivio
di Stato di Brno.